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Autore: CM GrNews24

Champions League, spareggi amari per le Italiane

Playoff fatali per rossoneri, bergamaschi e bianconeri, a risentirne è il calcio italiano, che scende nel ranking Uefa

PSV Eindhoven-Juventus 3-1

Milan- Feyenoord 1- 1

La squadra di Conceicao, favorita, parte con Pulisic, Joao Felix, Leao e Gimenez e con un gol siglato dal messicano, dopo appena 50 secondi. La gara sembra in discesa ed invece a mettere i bastoni tra le ruote al diavolo è proprio il suo giocatore Theo Hernandez, che si fa espellere per somma d’ ammonizioni. Un’ingenuità costata assai cara al Milan, che, in inferiorità numerica, prende il gol del pareggio con Carranza ed è fuori dalla competizione. L’ eliminazione deve essere metabolizzata in fretta, perché ora in campionato e Coppa Italia non può più fallire.

Atalanta- Club Brugge  1- 3

Stessa sorte per l’ Atalanta, che viene battuta dal Brugge per ben due volte. Nulla da recriminare, i belgi hanno disputato un primo tempo straordinario, andando in vantaggio per ben tre volte con Taibi al 3°e al 27°e con Jutglà al 45°. Il Mister atalantino prova a dare una scossa ai suoi inserendo Lookman, autore del gol al 46°, che però sbaglia  il rigore del potenziale 2-3. Nel finale viene espulso anche Toloi. Prestazione non all’ altezza ed eliminazione dalla competizione.  Gasperini commenta la sconfitta con il Bruges: “Loro hanno sfruttato tutto al massimo, noi potevamo fare meglio, ma il risultato è troppo penalizzante. In ogni caso complimenti al Bruges”. Sul rigore sbagliato da Lookman: “Li calcia male anche in allenamento, per l’entusiasmo del gol ha voluto calciarlo lui, quando c’erano De Ketelaere e Retegui, un gesto che non mi è piaciuto”. Ora testa al campionato: “Destinati a fare un buon finale di stagione”

Una serata ricca di emozioni al Philips Stadion di Eindhoven. I Bianconeri escono sconfitti  ai supplementari per  3-1 dal Psv, che ha giocato una partita quasi perfetta per cuore, fisico e tenacia.   Gli olandesi passano in vantaggio con Perisic al 53°, la Juve non ci sta e pareggia con Weah al 63°, ma il Psv è più vivo che mai e al 74° si porta i ai supplementari con il gol di Saibari. La rete, arrivata nell’ extra time, che elimina i bianconeri dalla Champions, porta la firma di Flamingo. A fine partita il capitano della Juventus Locatelli ha commentato” la squadra avversaria ha meritato la vittoria, perché ha creato di più, ma soprattutto ci ha creduto di più”. In effetti ai Bianconeri è mancata la qualità del Psv, ma soprattutto sono mancati l’ aggressività, la cattiveria e la mentalità di prendersi la qualificazione. Potevano essere quattro le squadre  negli ottavi di finale di Champions, invece, dopo i playoff, è rimasta solo l’ Inter, già qualificata. I sorteggi  venerdì 21  febbraio alle 12:00, presso la Casa del Calcio Europeo di Nyon in Svizzera.

Femminicidio, strage infinita

 Non si arresta la violenza di genere : 100 donne uccise nel 2024 

 I dati ISTAT del 2024 sui femminicidi in Italia sono allarmanti: 109 vittime,  di cui 95 uccise in ambito familiare; di queste, 59 hanno trovato la morte per mano del partner o ex partner. In media viene uccisa una donna ogni tre giorni e, con l’anno nuovo, le cose non sembrano andare meglio: tra gennaio e inizio febbraio le vittime sono già 4. Si è parlato molto di violenza di genere, soprattutto dopo due sentenze importanti : ergastolo a Filippo Turetta, per l’ omicidio della sua ex fidanzata Giulia Cecchettin ed ergastolo ad Alessandro Impagnatiello, per l’ omicidio della sua compagna e futura mamma, Giulia Tremonti. Queste due  storie di cronaca tanto efferate, nelle quali le vittime erano due ragazze, hanno risvegliato le coscienze sul tema del femminicidio. Gino Cecchettin , padre di Giulia,  ha creato la fondazione di Giulia, nella quale si impegna nella lotta contro la violenza di genere, perché la morte della figlia non sia del tutto inutile. Questa fondazione è nata dalla volontà di Gino, Elena e Davide per onorare la memoria di Giulia, figlia e sorella, e trasformare il dolore in un’opportunità per la società.

La violenza di genere ha una matrice culturale, anche perché si fonda sulla disparità. Nella cultura patriarcale la donna ha un ruolo minoritario, a tal punto che , a volte, la stessa donna non percepisce nella relazione avvisaglie di disagio o pericolo. La gelosia, il possesso, il dover chiedere permesso ad un uomo, l’isolamento che i violenti attuano verso le compagne, sono indicatori di una relazione non paritaria, di una pericolosa limitazione della libertà e dei diritti. Se un uomo, per esempio, controlla o gestisce il denaro e le spese della propria compagna  (in Italia una donna su tre non ha un conto corrente personale) è violenza economica, poi, da qui, è facile arrivare a quella psicologica e fisica.

Cosa si può fare per prevenire la violenza di genere?

Bisognerebbe sensibilizzare l’ opinione pubblica, proprio come sta facendo Gino Cecchettin, e, quindi, promuovere campagne informative, eventi culturali, condividere testimonianze, in modo da rompere quel silenzio e quella paura, che circondano le vittime di violenza; una sorta di rivoluzione culturale, perché la società ha ancora forti pregiudizi al riguardo e un alto livello di accettabilità  della violenza sulle donne, che è diffuso, paradossalmente, proprio tra i più giovani. Inoltre servirebbe  più sicurezza per le donne che denunciano, la certezza che chi ha fatto loro del male, non possa più farne. Insomma c’è ancora tanto da lavorare dal punto di vista politico e sociale , perché non si dica più: NON UNA DI MENO.