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Entusiasmo al Plebiscito per Gigi D’Alessio e i suoi ospiti

Napoli – Il Plebiscito è in festa per il secondo degli otto show di Gigi D’Alessio, l’amato cantante partenopeo, che ha infiammato il pubblico con una performance indimenticabile. La serata, caratterizzata da una forte partecipazione emotiva, ha visto la presenza di numerosi ospiti speciali che hanno condiviso il palco con D’Alessio, contribuendo a creare un’atmosfera di grande entusiasmo e celebrazione.

Gigi D’Alessio, noto per la sua capacità di coinvolgere il pubblico con le sue canzoni romantiche e i suoi ritmi napoletani, ha offerto uno spettacolo vario e coinvolgente, mescolando vecchi successi e nuovi brani. Tra gli ospiti speciali della serata, si sono esibiti artisti del calibro di Anna Tatangelo e LDA, che hanno ricevuto applausi scroscianti dal pubblico presente.

La piazza del Plebiscito, luogo simbolo della città di Napoli, si è trasformata in un grande teatro a cielo aperto, con migliaia di fan che hanno cantato e ballato al ritmo delle canzoni del loro beniamino. L’energia della serata ha confermato ancora una volta il forte legame tra Gigi D’Alessio e la sua città natale.

Questa serie di concerti, che proseguirà per altre sei serate, rappresenta un evento imperdibile per tutti gli amanti della musica napoletana e per coloro che vogliono vivere un’esperienza unica nel cuore di Napoli. Gli spettacoli sono stati organizzati nel pieno rispetto delle normative di sicurezza, garantendo un ambiente sicuro e accogliente per tutti i partecipanti.

Roberto Bolle and Friends Apre la 72esima edizione del Ravello Festival

Con il Gala “Roberto Bolle and Friends” prende il via la 72esima edizione del Ravello Festival.

L’evento, prodotto da Artedanza Srl, programmato per domenica 30 giugno (ore 21) all’Auditorium Oscar Niemeyer rappresenta un’occasione imperdibile per vedere sullo stesso palco l’Étoile Roberto Bolle con star internazionali della danza, un vero e proprio viaggio attraverso la bellezza e la magia di questa forma d’arte.

Roberto Bolle assente dalle scene di Ravello dal 2007, quando si esibì con Alessandra Ferri, poco prima del suo ritiro dall’attività artistica, è oggi protagonista assoluto della danza e di questo Gala del quale non è solo interprete ma anche Direttore Artistico.

Accanto a lui i più importanti ballerini del mondo che realizzano un programma sorprendente, in grado di affascinare un numero di spettatori sempre più vasto ed eterogeneo.

I suoi Gala sono diventati uno straordinario strumento di diffusione della danza e delle sue eccellenze ad un pubblico trasversale, composto da migliaia di appassionati e non solo: Roberto Bolle infrange costantemente i tabù che costringono il balletto ad arte di nicchia portando sullo stesso palco grandi classici e coreografie nuove e innovative scegliendo di esibirsi con il meglio della danza mondiale.

Un’opportunità culturale rara e di grandissimo prestigio, un viaggio imperdibile attraverso diversi stili e scuole differenti che suscitano emozioni sempre nuove: divertimento e dramma, ironia ed eleganza, innovazione e tradizione si mescolano sullo stesso palcoscenico.

Il Ravello Festival edizione 2024, firmato da Maurizio Pietrantonio, si trasferirà successivamente, da domenica 7 luglio, sul palco del Belvedere di Villa Rufolo per il concerto dell’Orchestra del Teatro San Carlo, diretta da Giacomo Sacripanti, con la partecipazione solistica del soprano Marina Rebeka, impegnati in un programma comprendente musiche di Richard Wagner, nume tutelare del Festival e Giacomo Puccini, nella ricorrenza del centenario della scomparsa.

Fantasy day 2024: lo spazio, il tempo, l’incognito

Il Festival del Fantastico torna a Villa Bruno a San Giorgio a Cremano. Dai cosplayers ad Harry Potter, passando per installazioni giganti, giochi, cosplayers, videogames, talk show e tanti laboratori per i più piccoli, il Fantasy Day ci riserverà tante sorprese. Ospite d’onore Teo Bellia, il doppiatore di Michael J. Fox in Ritorno al Futuro. Torna anche il Fantasy Day Film Festival; molto attesa la presentazione del Numero Zero del romanzo I Lazahar che andrà in stampa a novembre 2024 per la Douglas edizioni e che ha come obiettivo la diffusione in chiave fantasy della cultura alchemica ed esoterica della città di Napoli.

Quest’anno il Festival è incluso nel “Cartellone degli Eventi Metropolitani” – “San Giorgio M.A.G.I.E. Momenti Artistici Giocosi Interattivi Educativi”. Fumettisti, doppiatori, Content creator, influencer, scrittori, sceneggiatori, crew di K-pop, artisti e tante associazioni di settore aspettano il pubblico ogni anno più numeroso. Il tema di quest’anno del Fantasy Day è Il Tempo, lo Spazio, l’Incognito. Confermate le tante collaborazioni importanti come ad esempio quella con la Scuola Italiana di COMIX di Napoli.

Ospite d’onore Teo Bellia, doppiatore di Michael J.Fox in Ritorno al Futuro. Torna anche il Fantasy Day Film Festival diretto da Salvatore de Chiara e c’è grande attesa per la presentazione del numero zero del romanzo I Lazahar, in libreria a novembre 2024 per Douglas Edizioni, che intende diffondere in chiave fantasy la cultura mitologica, storica, leggendaria, alchemica ed esoterica della città di Napoli. Il romanzo nasce dal desiderio di veicolare una nuova visione di Napoli lontana dai soliti stereotipi.

Il Sogno, la Cabala, la Smorfia, il Culto dei morti permeano il progetto in quanto profonde radici della tradizione partenopea. I due autori Giuseppe Buonaguro e Maria Germano sono partiti da queste peculiarità per lasciare emergere uno spaccato affascinante e sono stati guidati da due ‘tormentoni’: il primo è ‘Be a Lazahar’ poiché i protagonisti combattono per il riscatto della loro città caduta sotto la tirannia di un malvagio demone; Il secondo tormentone è ‘Napoli è molto più di quel che si vede’, poiché la città ha una storia millenaria e vive perennemente tra passato e futuro. Nel romanzo sono descritti in veste fantastica diversi personaggi che fanno parte della storia e della cultura partenopea. Nigredo, Albedo, Citrinitas e Rubedo sono i quattro stadi dell’evoluzione alchemica che corrispondono ad altrettanti passaggi di maturazione psicologica per i quattro adolescenti protagonisti della storia.

Al MANN, la mostra dal titolo “Gli dei ritornano. I bronzi di San Casciano”

Finalmente si potranno vedere le straordinarie scoperte, risalenti al 2022, fatte nel santuario termale etrusco e romano del Bagno Grande di San Casciano dei Bagni. Oltre venti statue e statuette, migliaia di monete in bronzo ed ex-voto anatomici ci raccontano una storia di devozione, di culti e riti ospitati in luoghi sacri dove l’acqua termale era usata per scopi terapeutici. Proprio l’acqua calda ha conservato in un eccezionale stato lunghe iscrizioni in etrusco e latino, che raccontano dei frequentatori del luogo sacro, delle divinità invocate e della contemporanea presenza di Etruschi e di Romani attorno all’acqua calda.

Presso il Bagno Grande è emersa parte del santuario etrusco e romano eretto attorno ad una vasca costruita in blocchi di travertino, profonda oltre quattro metri. La vasca, che esisteva già in età etrusca, venne poi fu ristrutturata e ingrandita durante il regno dell’imperatore Tiberio (I secolo d.C.) per accogliere offerte votive fino al IV secolo d.C. Le offerte sono state trovate a oltre tre metri di profondità sotto un compatto strato di tegole, che custodiva anche un fulmine in bronzo e una freccia in selce che potrebbero rappresentare un fulgur conditum (il rito del fulmine sepolto).

La mostra, al MANN, che segue l’esposizione presso le Scuderie del Quirinale, è arricchita di quattro pezzi: la statua in bronzo di una figura femminile, con le mani aperte per la preghiera, che indossa un chitone e un mantello; la base di un donario in travertino, che eccezionalmente presenta un’iscrizione ‘bilingue’ in etrusco e in latino; un reperto che può essere inserito nel gruppo degli ex-voto anatomici, probabilmente di un rene in versione miniaturistica; un pendente a forma di pesciolino, intagliato in un prezioso frammento di cristallo di rocca bianco perfettamente trasparente.

Carte Leopardi, tutta l’opera è consultabile online

L’opera di Giacomo Leopardi, uno dei poeti più amati dagli italiani, è ora consultabile on line al link https://dl.bnnonline.it/handle/20.500.12113/4758. Lo si deve all’immane lavoro compiuto dagli studiosi e custodi dei manoscritti dell’autore, appartenenti al Fondo “Carte Leopardi” della Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III di Napoli.

Complessivamente sono state prodotte 15.202 immagini per la digitalizzazione, tra opere rilegate e carte sciolte. Si è trattato di una operazione lunga e complessa, sostenuta in parte dal finanziamento dell’8 per mille e compiuta con la collaborazione della società  Inarte. Un grande vantaggio per studiosi, studenti e semplici cittadini che possono adesso vivere l’emozione di accostarsi alla scrittura originale del grande poeta partecipando direttamente al processo creativo dell’autore.

Il grande merito della Biblioteca Nazionale

Da molti anni la Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III di Napoli è impegnata nelle attività di digitalizzazione del proprio patrimonio. Diversi sono stati i progetti  finanziati dal Ministero della Cultura e da fondi europei e i contributi regionali. Preziosa è stata, inoltre, la collaborazione con grandi aziende informatiche. La straordinaria raccolta Leopardiana è pervenuta alla Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III di Napoli per lascito testamentario di Antonio Ranieri, l’amico napoletano di Giacomo Leopardi. Non prima dell’esito favorevole seguito a una lunga controversia giudiziaria. Si tratta del corpus quasi completo delle opere del grande poeta. Non ci sono alcuni pezzi dell’epistolario, nella parte di lettere indirizzate da Giacomo Leopardi ad altri. Da anni la Biblioteca napoletana sta cercando di recuperarli attraverso indagini e acquisti mirati sul mercato antiquario.

A Capodichino inaugurato spazio espositivo

I passeggeri in partenza dalla scalo napoletano potranno, nell’attesa che sia annunciato il volo da prendere, ammirare alcuni dei reperti del Museo dedicato all’archeologo Umberto Scerrato. L’esposizione comprende un’ampia sezione islamica, cinese, dell’Africa orientale, Vicino Oriente e India. Accanto all’area espositiva è stato posizionato un totem multimediale che trasmette brevi filmati a circuito continuo che illustrano le sedi de L’Orientale e le collezioni museali.

Il rettore dell’Orientale Roberto Tottoli ha spiegato che questo è solo il primo di altri progetti che presto l’ateneo condividerà con Gesac, che gestisce l’Aeroporto internazionale di Napoli. È convinzione dell’amministratore Delegato di Gesac Roberto Barbieri, che l’aeroporto si trasformi sempre di più in un luogo inclusivo, crocevia di culture e linguaggi.

Il rapporto di collaborazione, oltre a promuovere e valorizzare le collezioni museali e la conoscenza dell’Orientale, è destinato a consolidarsi ulteriormente grazie a iniziative come conferenze, summer school e attività di ricerca. Tutto, al fine di migliorare l’esperienza di viaggio dei passeggeri.

Palazzo Reale, dimostrazione di volo della falconeria

Si tratta di un evento didattico gratuito con la simulazione della caccia aerea del Falcone Sacro, rapace conosciuto per la destrezza in volo oltre che per la maestosità. Una voce fuori campo accompagnerà l’evento con la narrazione di cenni storici e curiosità sulla falconeria.
Nell’occasione, due Poiane Harris saranno lasciate libere di volere a bassa quota, per interagire con il pubblico. L’evento si inserisce nell’ambito del servizio di allontanamento dell’avifauna nociva che si effettua presso il Palazzo Reale da parte dell’azienda Sidda Sud.
È stato deciso per una partecipazione gratuita e senza prenotazioni, è necessario però acquistare il biglietto d’ingresso al museo che, fino al 15 settembre, prevede un contributo di 1 euro destinato alla messa in sicurezza dei beni culturali dell’Emilia Romagna danneggiati dall’alluvione.

“Passeggiate Napoletane”, al Teatro dei Lazzari Felici

Da sabato 3 dicembre, riprendono gli spettacoli con degustazione al Teatro dei Lazzari Felici di Napoli. Ogni volta ci sarà uno spettacolo differente ma sempre all’insegna della napoletanità e del divertimento accompagnato da una piccola cena basata sulla cucina tipica partenopea.

Il primo spettacolo, alle ore 21, “Passeggiata Napoletana”, a cura di Clelia Liguori e Peppe Carosella. Uno spettacolo che racconta Napoli attraverso: le canzoni, la poesia, il teatro, l’umorismo, le testimonianze che grandi personaggi delle cultura napoletana e non solo ci hanno lasciato. Un percorso virtuale che porta dai vicoli, ai grandi palazzi della cultura della città, attraversano le varie epoche e le evoluzioni che hanno caratterizzato la storia del nostro popolo. Si alterneranno melodie che hanno fatto la storia delle canzone classica e pezzi di teatro che hanno fatto il giro del mondo. Tutto grazie alla voce di Clelia Liguori, che sarà accompagnata al piano dal maestro Giovanni Ortosecco, e da Peppe Carosella, che ha curato anche la regia.

Il Teatro dei Lazzari Felici,  teatro off napoletano, si allontana dalla classica sala da teatro per trasformarsi in qualcosa di più intimo. E’ un esempio di architettura napoletana, con mattoni in tufo a vista, e soffitto a volte. Si trova nel cuore di Napoli, in vico Santa Maria dell’Aiuto 17 a due passi da Largo Santa Maria la Nova, dove c’è un garage convenzionato. Dato il numero limitato di posti è obbligatoria la prenotazione che può essere effettuata chiamando il 3500121224, consultare il sito web www.lazzarifelici.it o la pagina Fb Lazzari Felici.

La prima edizione di “Luoghi abitanti”

È stata presentata presso la sala del Consiglio della Città Metropolitana di Napoli la prima edizione di “Luoghi abitanti”. L’evento di cultura e turismo promosso dall’Associazione Culturale Premio Elsa Morante insieme alla Città Metropolitana di Napoli, è stato illustrato da Tiuna Notarbartolo, direttrice del progetto; Antonio Parlati, direttore Rai Napoli; Antonio Sabino, sindaco di Quarto, delegato al patrimonio della Città Metropolitana; Anna Capasso, dirigente al Patrimonio della Città Metropolitana; Ottavio Lucarelli, presidente Ordine dei giornalisti; Giuseppe Ossorio, Fondazione Regioni d’Europa; Luigi Grossi, autore di una delle mostre inaugurate nella mattinata.

In apertura la Notarbartolo ha illustrato il ricco programma, dopo di lei il direttore Parlati si è detto entusiasta della riuscita di questo nuovo evento in cui la Rai è partner con l’Associazione Premio Elsa Morante. Ha proseguito Giuseppe Ossorio, ricordando di quanti e bei luoghi “abitanti” napoletani ci sono, al momento abbandonati a loro stessi e che andrebbero fatti rivivere proprio attraverso arte cultura e spettacolo. A portare i saluti dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, è stato il presidente Lucarelli che ha sottolineato il ruolo di stimolo che i giornalisti possono e devono avere in una rivalutazione dei luoghi proprio con manifestazioni del calibro di “Luoghi abitanti”. Dopo i saluti del maestro Grossi, ha preso la parola la dirigente al Patrimonio Anna Capasso che ha sottolineato l’importanza di una kermesse assolutamente originale che riporta i magnifici luoghi del patrimonio cittadino alla ribalta delle cronache e li apre alla fruizione delle persone.
In chiusura il sindaco di Quarto, Antonio Sabino, delegato al Patrimonio e Beni Comuni per la Città  Metropolitana di Napoli, portando anche i saluti del Sindaco Manfredi, ha posto l’accento sul valore anche di pietra miliale di “Luoghi abitanti” che apre, con queste  date, una prima edizione destinata a susseguirsi di anno in anno, allargandosi sempre più a territorio e territori, con un’offerta di arte, cultura e spettacolo di grande qualità e varietà. A seguire sono state inaugurate le due mostre personali di del Maestro Luigi Grossi “Napoli e la tavola Grossi”, e la personale del pittore siciliano Giuseppe Notarbartolo titolata proprio “Luoghi abitanti”. Infine, Tjuna Notarbartolo ha ricordato i partner di questa edizione che vanno da La Dante in Cambridge, European Cultural Centre, a Napoli Città della Musica, Argentalia, Associazione Alto Casertano, Giannini Editore, Comune di Quarto, e comune di Chiaianello.
Nel pomeriggio si è tenuta, nella stessa sala del Consiglio, il talk “Luoghi dell’anima” cui hanno preso parte  lo scrittore Lorenzo Marone, il musicista Antonio Onorato, il produttore creativo di “Un posto al sole” Fabio Sabbioni, il pittore Luigi Grossi. A condurre l’intenso dibattito sono stati Tjuna Notarbartolo e Antonio Parlati. “Un paese non ce l’ho, e l’arei voluto, foss’anche solo per il desiderio vanesio di tornarvi, a mostrare d’essere riuscito nella vita! Ma ne porto comunque uno dentro, che in verità m’ha visto poco crescere…” queste alcune delle  parole di  Marone che si riferisce Teggiano, un piccolo centro medievale del Cilento.  Il suo posto ideale potrebbe essere dunque, più un borgo che una città ma comunque un luogo dove ci si sente bene e si trova un proprio centro, dove si smette di vivere anestetizzati dal semplice scorrere del tempo.
“Napoli è una città molto estroversa e rappresenta perfettamente un luogo abitante perché abita le persone”, ha dichiarato Sabbioni. Trasferitosi da Bologna per lavorare come produttore creativo di Un Posto al sole, Fabio Sabbioni, ormai si sente a casa nella città partenopea. “Il luogo dell’anima è dove sei libero, dove ti riconosci e dove conosci.
Dove non rischi di inciampare e dove terminano i tuoi tentativi di fuga”, ha detto. Per Onorato invece, il luogo ideale è quello dal quale ci si sente irrimediabilmente attratti, per lui è l’America dei nativi, gli Indios, di cui ama profondamente la cultura, le tradizioni e la storia, tanto da sentirsi una reincarnazione di un di loro. Il maestro Grossi si è soffermato invece su  Napoli, le cui atmosfere ed umori  sono stati  rappresenta con i colori e la sua arte. “Napoli è il mio luogo dell’anima -ha dichiarato-. Il viaggio più lungo che ho fatto è stato dal quartiere sanità ai quartieri spagnoli, ma in quel breve tratto ho assorbito e restituito incredibili colori ed emozioni”.

Procida e Lugano unite in nome della Cultura

Il sindaco di Lugano Michele Foletti e il vice sindaco Roberto Badaracco, con il direttore del Dipartimento Cultura Luigi Di Corato, sono stati ospiti della serata che si è tenuta al “Taste of Art”, alla presenza dell’assessore al Turismo e alle Attività produttive di Procida Leonardo Costagliola. E’ stato il padrone di casa, lo Chef Badalucci, nel suo ruolo di ambasciatore delle tradizioni e della cultura procidana a volere fortemente questo incontro.

Sono lontane ma non troppo diverse tra loro Procida e Lugano. Lo testimoniano la grande apertura che contraddistingue le due comunità, grazie alla quale sono 174 le etnie che convivono felicemente a Lugano e 50 quelle che si sono radicate nell’isola. “Il mare non è mai stato per noi pescatori e naviganti un ostacolo alle relazioni e alla crescita culturale, economica e sociale dell’isola – ha detto l’assessore Costagliola – anzi, ci ha permesso di attraversare il mondo e importare conoscenza”.

La serata ha anticipato l’invito ufficiale alle Istituzioni procidane a prendere parte alla presentazione del progetto di Capitale Italiana della Cultura in Svizzera, il prossimo anno. Occasione anche per consegnare allo Chef Marco Badalucci una targa premio che riconosce “la professionalità, l’impegno e la passione con cui ha portato la cucina di Procida nel mondo diventando ambasciatore della cultura mediterranea del buono e del bello”. Premio che si somma all’importante riconoscimento Swiss Location Award 2022, che identifica le migliori strutture di accoglienza e di ristorazione svizzere.