Protesta a Pianura per l’installazione del 5G su una Chiesa
Napoli – Il 13 giugno, i residenti di Pianura hanno manifestato il loro dissenso contro l’installazione di un’antenna 5G sul tetto di una chiesa locale. La protesta è stata organizzata per esprimere le preoccupazioni dei cittadini riguardo ai potenziali rischi per la salute e all’impatto estetico sul luogo di culto. Le autorità locali sono intervenute per mediare tra le esigenze di modernizzazione delle infrastrutture e le preoccupazioni della comunità.
La controversia è iniziata con l’annuncio dell’installazione delle antenne sul tetto del Centro Vocazionista San Giustino Russolillo, situato a pochi metri dalle abitazioni. I residenti, mobilitatisi immediatamente, hanno sollevato questioni riguardanti la sicurezza delle onde elettromagnetiche emesse dalle antenne 5G. Nonostante le rassicurazioni scientifiche circa l’innocuità della tecnologia, molti abitanti rimangono scettici e hanno chiesto ulteriori chiarimenti prima di procedere con l’installazione.
Un elemento che ha aggravato la situazione è stato il luogo scelto per l’installazione delle antenne. Molti abitanti sono rimasti sconvolti dalla decisione della Chiesa di concedere il proprio spazio per questo scopo, percependo tale scelta come una mossa dettata dal profitto piuttosto che dal benessere della comunità. Si vocifera infatti che la Chiesa abbia ricevuto una somma considerevole per ospitare le antenne.
Durante le proteste, gli abitanti hanno esposto striscioni con messaggi come: “V° Comandamento: non uccidere! Chiesa non violarlo! Via i ripetitori!” e “San Giustino aiutaci a togliere i ripetitori dal tetto della tua casa!”. Questi slogan evidenziano la profonda delusione e il senso di tradimento provato dai fedeli nei confronti della Chiesa.
La tensione è aumentata ulteriormente a causa del comportamento del parroco vice rettore, che ha evitato di rispondere alle domande della comunità, utilizzando toni considerati arroganti. Questa mancanza di dialogo e trasparenza ha esacerbato il malcontento, facendo sentire gli abitanti non solo preoccupati per la salute, ma anche offesi dal modo in cui la questione è stata gestita.
Il 16 giugno, alle 17:30, gli abitanti della zona sono scesi nuovamente in strada per protestare davanti alla Chiesa di San Giustino. Questa manifestazione è stata un momento cruciale per la comunità, che spera di ottenere risposte chiare e la possibile rimozione delle antenne.