Rischio idrogeologico: il 70% dei fenomeni franosi europei avvengono in Italia
Dopo la frana di Ischia del 26 novembre 2022 si è tornati a parlare di rischio idrogeologico con insistenza. Cos’è il rischio idrogeologico e da cosa dipende?
Torniamo per un momento a quello che è accaduto a Casamicciola, sabato 26 novembre dello scorso anno. La frana, che ha provocato la morte di persone e causato danni ingenti, è legata in buona parte alla complessità del territorio rientrando in quella tipologia di rischio di fronte alla quale ci si trova di fronte a condizioni climatiche particolarmente avverse.
L’Italia non è nuova a eventi del genere. C’è un dato che inchioda il nostro Paese: il 70% di tutti i fenomeni franosi europei avvengono proprio qui.
Cos’è il rischio idrogeologico
Il rischio idrogeologico è dato dalla somma tra la potenziale pericolosità insita in un evento idrogeologico e i danni attesi a persone e cose esposte al rischio stesso. Dunque, se il rischio idrogeologico è legato agli effetti sul territorio indotti, pere esempio, dal superamento dei livelli pluviometrici lungo i versanti o dai livelli idrometrici dei corsi d’acqua o, ancora, dallo smaltimento delle acque piovane e tutto è riferito a un luogo disabitato, allora sarà basso. Diversamente, se una zona ha un’altissima pericolosità frane ed densamente abitata e ricca di infrastrutture, allora il rischio sarà molto alto perché elevata è l’esposizione.
L’ISPRA, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, ha realizzato una mappa del rischioidrogeologico in merito alla popolazione al rischio frane.
Mentre a chi volesse saperne di più consigliamo vivamente di consultare la pagina Facebook di Gepop. In un video, fatto veramente bene, hanno spiegato in maniera molto semplice l’argomento.
Foto di: Giuseppe Cioffi