Chirurghi Italiani: “Stop alla violenza o fuori dalle sale operatorie”
L’Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani (ACOI) lancia un appello forte e chiaro: la crescente ondata di aggressioni ai danni dei medici deve cessare, o i chirurghi saranno costretti a sospendere l’attività nelle sale operatorie. Il presidente dell’ACOI, Vincenzo Bottino, ha espresso profonda preoccupazione per l’escalation di episodi violenti, citando l’ultimo caso a Foggia come esempio di una tendenza allarmante.
Bottino ha ribadito la necessità di convocare urgentemente l’Osservatorio Nazionale sulla Sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie, chiedendo soluzioni concrete da parte del Ministero della Salute. “Non possiamo più tollerare chiacchiere, servono azioni immediate per tutelare chi lavora in prima linea per salvare vite”, ha detto.
Dopo la pandemia di Covid-19, le aggressioni ai sanitari sono tornate a intensificarsi, aggravate dalla carenza di personale e dai turni massacranti. Bottino ha sottolineato come questa situazione stia anche contribuendo alla crisi vocazionale tra i medici. “La nostra professione rischia di scomparire, e fatti come quello di Foggia non fanno altro che peggiorare la situazione”, ha concluso, minacciando lo stop all’attività chirurgica.
Andrea Santoro