Al MANN, la mostra dal titolo “Gli dei ritornano. I bronzi di San Casciano”
Finalmente si potranno vedere le straordinarie scoperte, risalenti al 2022, fatte nel santuario termale etrusco e romano del Bagno Grande di San Casciano dei Bagni. Oltre venti statue e statuette, migliaia di monete in bronzo ed ex-voto anatomici ci raccontano una storia di devozione, di culti e riti ospitati in luoghi sacri dove l’acqua termale era usata per scopi terapeutici. Proprio l’acqua calda ha conservato in un eccezionale stato lunghe iscrizioni in etrusco e latino, che raccontano dei frequentatori del luogo sacro, delle divinità invocate e della contemporanea presenza di Etruschi e di Romani attorno all’acqua calda.
Presso il Bagno Grande è emersa parte del santuario etrusco e romano eretto attorno ad una vasca costruita in blocchi di travertino, profonda oltre quattro metri. La vasca, che esisteva già in età etrusca, venne poi fu ristrutturata e ingrandita durante il regno dell’imperatore Tiberio (I secolo d.C.) per accogliere offerte votive fino al IV secolo d.C. Le offerte sono state trovate a oltre tre metri di profondità sotto un compatto strato di tegole, che custodiva anche un fulmine in bronzo e una freccia in selce che potrebbero rappresentare un fulgur conditum (il rito del fulmine sepolto).
La mostra, al MANN, che segue l’esposizione presso le Scuderie del Quirinale, è arricchita di quattro pezzi: la statua in bronzo di una figura femminile, con le mani aperte per la preghiera, che indossa un chitone e un mantello; la base di un donario in travertino, che eccezionalmente presenta un’iscrizione ‘bilingue’ in etrusco e in latino; un reperto che può essere inserito nel gruppo degli ex-voto anatomici, probabilmente di un rene in versione miniaturistica; un pendente a forma di pesciolino, intagliato in un prezioso frammento di cristallo di rocca bianco perfettamente trasparente.