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Autore: Espedito Pistone

Salone nautico internazionale di Napoli: mancano 50mila posti barca da diporto

Il successo di Navigare, il Salone nautico internazionale di Napoli, in corso al molo Luise, sono la dimostrazione di quanto sia alto l’interesse per la nautica da diporto. Banchina e moli galleggianti della manifestazione accolgono oltre 100 imbarcazioni, comprese tra i 28 e 5 metri. L’organizzazione è a cura dall’Associazione Filiera Italiana della Nautica, presieduta da Gennaro Amato.

“É indubbio che l’ampliamento della superficie espositiva di quest’anno, con l’inserimento di un ulteriore molo galleggiante di 100 metri, con disponibilità sulle due fiancate di 200 metri di ormeggio, ci ha consentito di presentare un’offerta più ampia e completa – ha dichiarato il presidente Amato -. In questi nove giorni si possono vedere molti dei gioielli della produzione nautica da diporto italiana, che è sempre leader nel mondo per qualità, dai gozzi ai gommoni, dalle barche agli yacht. Ma il villaggio presenta anche, con oltre 25 stand, l’intera offerta della filiera nautica con accessoristica, motori marini e servizi”.

Salone Nautico a Napoli

Eppure, si registra una difficoltà nelle trattative di compravendita. La maggior parte degli interessati all’acquisto di una nuova imbarcazione, infatti, pone una condizione: la garanzia da parte del venditore di offrire un’opportunità di ormeggio. Segnali di un mercato in cambiamento che il presidente Amato analizza così: “L’acquisto diventa sempre più collegato alla necessità dell’ormeggio, la barca non è un’auto che si può lasciare anche per strada. Purtroppo, neanche le confortanti parole del Sindaco Manfredi rilasciate in occasione dell’inaugurazione del Salone sabato, in merito ad un piano concreto sulla portualità e sulla diportistica, lasciano soddisfatti gli utenti. Qui si rischia di fermare la produttività e di conseguenza costringere oltre 4.000 aziende a ridurre personale se non addirittura a chiudere e, ironia della questione, parliamo di un settore che invece è in attivo da 8 anni consecutivi e che sforna primati ogni anno ponendo la nostra Regione ai vertici del segmento produttivo tra i 5 e 12 metri”.

Sul tema, si è espresso anche il presidente dell’Autorità Portuale di Napoli, Andrea Annunziata: “L’intero bacino della Campania registra una necessità di almeno 40-50 mila posti barca per la nautica da diporto, e tra questi buona parte nel golfo di Napoli. Laddove si contemplano gli interessi e le necessità di un’intera popolazione non possiamo ignorare l’esigenza di dover trovare una soluzione al problema, e quello degli ormeggi per il diportismo è un aspetto importante da dover affrontare. Siamo pronti, come Autorità Portuale, per le competenze che ci riguardano, a fare la nostra parte affinché si possano trovare soluzioni logistiche ed infrastrutturali per ottenere un ampliamento della disponibilità e la realizzazione di nuovi Marina in città”.

La nutrizione durante la gravidanza

Ciò che avviene al feto nelle prime fasi della vita, quando è nell’utero materno, può favorire l’insorgenza di malattie nel corso della vita futura.

Partendo da questo presupposto ci si rende conto di quanto sia indispensabile rendere l’ambiente uterino e materno quanto più adatto e sano per lo sviluppo del feto.

Lo stato nutrizionale materno in questo riveste un ruolo chiave ma ciò è ancor più importante anche perchè può condizionare l’evoluzione della gravidanza.

Come per il fumo in cui negli anni è stato ampiamente dimostrato l’effetto negativo sul decorso della gravidanza e sullo sviluppo fetale, anche per la nutrizione materna bisognerebbe considerare la correlazione tra questa e l’andamento della gravidanza e gli effetti sul benessere fetale non soffermandosi solo alla fase neonatale.

Un ringraziamento va al dottore Fabio Pietroluongo per i preziosi consigli che hanno reso questo breve articolo più preciso.

Sia la malnutrizione che l’ipernutrizione espongono il neonato al rischio di compromissione in risposta alle esigenze di adattamento metabolico.

Per esempio le donne sottopeso sono esposte ad un rischio di aborto più elevato nei primi tre mesi come mentre le donne che hanno un eccessivo peso in gravidanza sono esposte maggiormente allo sviluppo di ipertensione in gravidanza, pre-eclampsia e diabete gestazione. Queste malattie della gravidanza possono comprometterne il decorso ma possono anche avere effetti a breve e lungo termine sul feto e successivamente sul neonato.

Un esempio tipico di correlazione tra obesità materna e rischio di difetti alla nascita è quello del folato, la cui concentrazione plasmatica nella donna obesa è più bassa, e quindi insufficiente, rispetto ad una donna normopeso.

L’integrazione con vitamine dovrebbe essere quindi personalizzata in base alle caratteristiche individuali.

Nella donna con peso elevato è stata osservata anche una alterazione della composizione della flora intestinale che, com’è noto, influenza l’assorbimento di vitamine e nutrienti.

Le scelte alimentari dovrebbero privilegiare l’assunzione di proteine, grassi alimentari, vitamine e minerali le cui esigenze aumentano significativamente nel secondo e terzo trimestre di gravidanza.

E’ consigliabile mangiare pesce, carni magre, uova, latticini e legumi.

Gli acidi grassi polinsaturi (DHA) svolgono un ruolo importante durante la gravidanza non solo perchè riducono il rischio di parto pre-termine ma anche per l’effetto sul feto ed il neonato dopo la gravidanza. L’apporto di DHA previene nel feto l’insorgenza di allergie e nella madre riduce l’insorgenza di depressione post-partum.

L’apporto di Vitamina D durante la gravidanza riduce il rischio di un basso peso alla nascita e la supplementazione con acido folico, soprattutto se intrapresa in epoca pre-concezionale, riduce il rischio di difetti del tubo neurale (NTD).

E’ consigliato un corretto livello di idratazione ed è sconsigliato il consumo di alcol, responsabile di un aumento del rischio di aborto, di ritardo di crescita intrauterina con neonati di basso peso alla nascita, di parto prematuro e di danneggiamento dello sviluppo neurologico.

Anche le bevande contenenti caffeina vanno limitate nei nove mesi di gestazione. Da quanto esposto è chiaro che la supplementazione non sopperisce ad una dieta sana ed un corretto stile di vita ma contribuisce a garantire la corretta dose giornaliera di nutrienti.

Napoli, è boom di turisti

Il Sud Italia, nel 2022, ha attirato 5 milioni di turisti. Così suddivisi: italiani per il 52% e stranieri per il 48%. Il dato emerge dal report Svimez che evidenzia il risultato di Napoli, l’unica città del meridione in cui nel 2022 i turisti stranieri sono stati più degli italiani.

Ben il 70% dei comuni della Campania si sono scoperti attrattiva turistica. Mentre i flussi sono assorbiti prevalentemente dalle province di Napoli e Salerno. In ogni caso la Campania risulta la prima regione del Mezzogiorno, con il 22% di arrivi, è batte la Puglia, la Sicilia e la Sardegna, ferme al 20%, al 19% e al 18%.

Mentre la Campania si conferma una destinazione turistica di primo piano, per coloro che desiderano vivere un’esperienza unica ed esplorare le meraviglie di questa regione, See Amalfi Coast Private Tours offre tour personalizzati che catturano l’essenza autentica del Sud Italia.

Napoli da primato

Ben il 65% delle presenze turistiche le raccoglie Napoli e la sua provincia, seguita da Salerno e provincia col 27%. A questo punto lo shock pandemico può dirsi superato, anche se a voler essere puntigliosi nel 2019 si registravano, complessivamente, valori superiori del 19,4%.

La ripresa del turismo internazionale

La ripresa del turismo internazionale è un dato fondamentale. Nel 2022 la spesa sostenuta dai viaggiatori stranieri in Italia è intorno ai 44 miliardi, più del doppio rispetto al 2021. L’aumento di stranieri supera i livelli del 2019 ad aprile, maggio e agosto. Nel confronto 2019-2023 la Campania registra presenze aumentate del 26%, mentre la spesa cresce del 31%. Parimenti, si registra un incremento anche negli esercizi extra-alberghieri. Nel 2022 l’81% dei soggiorni ha riguardato B&B e case vacanza, rispetto al 19% di soggiorni alberghieri.

Terremoto Campi Flegrei: è stata definita l’area rossa per il bradisismo

È stata individuata la cosiddetta “zona rossa” dei Campi Flegrei legata al rischio bradisismo ed il numero di persone coinvolte, circa 85mila persone e gli edifici, non meno di 15mila. L’annuncio arriva dal ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare Nello Musumeci, che ha incontrato i sindaci dell’area, i vertici di Ingv e commissione Grandi Rischi e il capo del Dipartimento di Protezione Civile, Fabrizio Curcio.

L’area comprende parte del comune di Pozzuoli, di Bacoli e della città metropolitana di Napoli, come la pianura di Posillipo. Il ministro ha, inoltre, assicurato il via libera al piano di comunicazione, pronto entro il 27 novembre. Il piano, che sarà redatto dalla Regione Campania e dalla Protezione Civile, sarà studiato per coinvolgere anche gli studenti, poiché in zona si contano circa 125 tra istituti e scuole.

Il livello di allerta: bisogna prepararsi all’eventuale livello superiore

Secondo la commissione Grandi Rischi occorre prepararsi all’eventuale necessità di passare a un livello di allerta superiore rispetto al colore giallo. Le misure precauzionali, qualora le circostanze lo richiedessero, devono includere il definito abbandono delle case qualora il manifestarsi dei fenomeni dovesse raggiungere intensità incompatibili con la permanenza.

Musumeci: conoscere il rischio con cui si sceglie di convivere

Per il ministro Musumeci vivere e lavorare in un’area vulcanica attiva, come quella dei Campi Flegrei, o in un territorio esposto al rischio di alluvioni e frane, comporta la necessità di conoscere il rischio con cui si sceglie di convivere. Allo scopo di programmare e sviluppare la vita di famiglie e imprese in modo consapevole.

Il medico ortopedico: cosa fa e quando serve rivolgersi a lui

Il medico ortopedico è lo specialista che conosce l’anatomia e le caratteristiche delle ossa, delle articolazioni, dei muscoli, dei legamenti, dei tendini, delle cartilagini e di come ciascun di questi elementi lavora all’interno del complesso meccanismo del corpo umano. Egli riconoscere i disturbi, le patologie e individua se ci sono le condizioni che possono evolvere in malattie più o meno gravi. Nella diagnosi utilizza moderni strumenti tecnologici.

Dunque i medici non sono tutti uguali e, ognuno, nella sua specializzazione sviluppa competenze specifiche per la conoscenza, la diagnosi e il trattamento delle patologie. Vi presentiamo in quest’articolo l’attività del dottore Giuseppe Monteleone, Medico Ortopedico specializzato in Ortopedia e Traumatologia, con oltre 30 anni di esperienza in patologie e disturbi del sistema muscolo-scheletrico . Quindi, di tutto ciò che riguarda ossa, articolazioni, muscoli, tendini e legamenti. Durante la lunga esperienza nel settore pubblico ospedaliero, il dottore Monteleone ha risolto tantissimi casi clinici.

Da lui ci siamo fatti spiegare da lui quali sono le competenze che deve avere l’ortopedico

Intanto, diamo una definizione chiara del termine ortopedia

L’ortopedia è la disciplina medica che si occupa della diagnosi e del trattamento dei disturbi a carico del sistema muscolo-scheletrico. Si occupa della correzione dei problemi fisici, sia negli adulti che nei bambini. In origine, la disciplina si occupava di correggere le deformità del corpo dei più, difatti la parola di stampo greco unisce: bambino (pais) e dritto (orthos).

Dalla profonda conoscenza dell’anatomia e delle caratteristiche delle ossa, delle articolazioni, dei muscoli, dei legamenti, dei tendini, delle cartilagini , il medico ortopedico arriva a formulare una diagnosi e una cura. Egli è in grado di riconoscere disturbi e patologie, individuando le condizioni che potenzialmente possono evolvere in malattie più gravi.

Nella diagnosi si avvale, inoltre, di moderni strumenti tecnologici ed è in grado di avviare trattamenti farmacologici, così come di intervenire chirurgicamente. È suo ruolo prescrivere l’intervento della Fisioterapia e dell’esercizio fisico. Tutte le indicazioni sui percorsi di riabilitazione per restituire il pieno e corretto utilizzo dell’arto coinvolto, sono di sua competenza.

L’ortopedico, per riassumere, si occupa di tutti i fenomeni a carico della colonna vertebrale, della schiena, delle mani, dell’anca, della caviglia e del piede. Intervenendo sia nella gestione del dolore che nel trattamento di lesioni, infortuni e traumi a carico dell’apparato muscolo-scheletrico.

Per quali patologie è necessario ricorrere al medico ortopedico?

Grazie all’ortopedico, il quale deciderà se e come collaborare con un Fisioterapista, si può intervenire nei casi di fratture ossee, sia composte che scomposte; di infortuni quali lussazioni, distorsioni, rottura dei legamenti; di problemi muscolari come contratture, stiramenti e strappi; tendinopatie; deformità degli arti e della colonna vertebrale; artrosi, artrite e discopatie: nei casi di sindromi da compressione nervosa, come quella del tunnel carpale, di osteoporosi e di tutte le conseguenze causate dai tumori benigni o maligni alle ossa.

Quando è bene rivolgersi al medico ortopedico

Tutte le volte che si incontrano difficoltà a svolgere le normali attività quotidiane, a seguito di un trauma o di un infortunio, in presenza di dolori cronici, di riduzione della capacità di movimento delle articolazioni, di un’instabilità nei movimenti è bene rivolgersi al medico ortopedico.

Se soffri di una di queste condizioni puoi rivolgerti con fiducia al dottore Giuseppe Monteleone,
Medico Ortopedico specializzato in Ortopedia e Traumatologia
, per una visita di controllo.

Tutela dei diritti, le donne delle Authority per una comunicazione più efficace

Monitorare i contenuti diffusi in rete, al fine di costruire una mappatura dell’informazione online. Su queste basi parte l’inedito connubio di tutte le donne delle Authority della Regione Campania. Tra i progetti la vivibilità dello spazio virtuale e un obiettivo fondamentale: creare un tavolo permanente di confronto fra le donne componenti delle Authority, gli stakeholder, la società civile e la politica.

L’organizzazione dell’incontro si deve al gruppo Donne e Media, coordinato da Emilia Visco, in collaborazione con Maria Pia Rossignaud, vicepresidente dell’Osservatorio TuttiMedia. Il programma da portare avanti nel futuro immediato sarà il frutto delle competenze di ciascuno messe al servizio della causa. Saranno affrontate tutte le tematiche, dalla tutela dei minori a quella delle persone con disabilità e degli anziani, fortemente colpiti del Digital divide questi ultimi.

Senza trascurare il tema sempre più emergente della violenza digitale, contro le donne e gli adolescenti. C’è l’impegno di inserire nell’agenda politica di ciascuna Authority questi argomenti, poiché l’accelerazione digitale e il mondo della rete hanno potenziato non solo le disuguaglianze di genere, ma anche preoccupanti forme di violenza sessista.

Legge su psicologo scolastico modificata

La figura dello psicologo scolastico non può interferire con l’autonomia scolastica. Una specificazione che si è resa necessaria al fine di non bloccare l’iter della legge. Così, nel corso di un’apposita riunione del Consiglio Regionale della Campania è stata ribadita la piena libertà di scelta degli istituti, in merito a ogni iniziata della istituendo figura dello psicologo scolastico.

La Campania è la prima regione d’Italia che si dota di una figura come questa, prima ancora che il Governo abbia preso una decisione a livello nazionale. Fra gli obiettivi, il potenziamento delle attività di inclusione degli alunni con disabilità, disturbi specifici dell’apprendimento ed altri bisogni educativi speciali. Inoltre, il servizio di psicologia scolastica è finalizzato alla promozione della salute e del benessere psicofisico di studenti, genitori, insegnanti, dirigenti e personale scolastico.

Fuori i cani da Palazzo Reale

Cittadini e turisti sì, i cani no. I giardini di Palazzo Reale a Napoli sono diventati off limits per Fido. I cani non possono più entrare, neanche al guinzaglio e con museruola. In una zona dove sono davvero pochissimi gli spazi adatti allo svago dei pelosi.
Ma c’è chi è pronto a dare battaglia. Come l’avvocato Antonio Parisi e la dolce Zoe, che proprio non riesce a farsene una ragione…

Servizio a cura di Canale 9

Carte Leopardi, tutta l’opera è consultabile online

L’opera di Giacomo Leopardi, uno dei poeti più amati dagli italiani, è ora consultabile on line al link https://dl.bnnonline.it/handle/20.500.12113/4758. Lo si deve all’immane lavoro compiuto dagli studiosi e custodi dei manoscritti dell’autore, appartenenti al Fondo “Carte Leopardi” della Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III di Napoli.

Complessivamente sono state prodotte 15.202 immagini per la digitalizzazione, tra opere rilegate e carte sciolte. Si è trattato di una operazione lunga e complessa, sostenuta in parte dal finanziamento dell’8 per mille e compiuta con la collaborazione della società  Inarte. Un grande vantaggio per studiosi, studenti e semplici cittadini che possono adesso vivere l’emozione di accostarsi alla scrittura originale del grande poeta partecipando direttamente al processo creativo dell’autore.

Il grande merito della Biblioteca Nazionale

Da molti anni la Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III di Napoli è impegnata nelle attività di digitalizzazione del proprio patrimonio. Diversi sono stati i progetti  finanziati dal Ministero della Cultura e da fondi europei e i contributi regionali. Preziosa è stata, inoltre, la collaborazione con grandi aziende informatiche. La straordinaria raccolta Leopardiana è pervenuta alla Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III di Napoli per lascito testamentario di Antonio Ranieri, l’amico napoletano di Giacomo Leopardi. Non prima dell’esito favorevole seguito a una lunga controversia giudiziaria. Si tratta del corpus quasi completo delle opere del grande poeta. Non ci sono alcuni pezzi dell’epistolario, nella parte di lettere indirizzate da Giacomo Leopardi ad altri. Da anni la Biblioteca napoletana sta cercando di recuperarli attraverso indagini e acquisti mirati sul mercato antiquario.

Molo Beverello Napoli, lavori infiniti

L’aspetto attuale di via Acton è rappresentativo di come sono andate realmente le cose, a dispetto degli annunci fatti in estate. La strada appare ancora parzialmente occupata dal cantiere, aperta sì, ma schiacciata dalle transenne lato mare e dai corridoi per i pedoni, lato terra.

L’ultimo cantiere, in ordine di tempo, è nato per rifare le aree esterne del Molo Beverello, decisivo snodo marittimo dal quale partono gli aliscafi per le isole del Golfo: Ischia, Procida e Capri. Oltre alle grandi navi per la Sicilia, Ponza e Ventotene e alle mastodontiche imbarcazioni da crociera.

Un progetto nato per rendere il molo più funzionale

Il progetto prevede, tra l’altro, il completamento dei lavori di sistemazione esterna dell’area monumentale del Terminal passeggeri di Calata Beverello. Ultimo tassello per realizzare il “Nuovo Terminal Beverello. Il cantiere, però, occupai marciapiedi e la carreggiata su via Acton per la larghezza di un metro, garantendo le due corsie di marcia con una strozzatura proprio nei pressi di piazza Municipio.

Per gestire la viabilità, il Comune ha varato una apposita ordinanza con il piano traffico, la numero 342 del 23 giugno 2023 che istituisce tre percorsi pedonali protetti in via Acton, lato mare, dall’ingresso Terminal Beverello, in direzione galleria della Vittoria.

Consegna del nuovo Molo Beverello

Dovrebbe avvenire, salvo nuovi intoppi, entro la primavera con il collaudo dell’opera e l’ultimazione della gara per l’affidamento alla gestione. Un’apertura che decongestionerà piazza Municipio, centro nevralgico della Napoli turistica e lavorativa. La programmazione infrastrutturale in cui è rientrata l’opera è stata finanziata dal Pnc (piano nazionale complementare) e in parte dal Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza).