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Autore: Espedito Pistone

Rc Auto, aumenti fino a +7,9% in un anno

Gli aumenti attesi sono arrivati. I primi ad accorgersene sono stati gli automobilisti che hanno rinnovato il contratti di assicurazione a ottobre. Il prezzo medio della polizza, in questo mese, risulta essere pari a 388 euro. L’Ivass, l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni l’aumento ha calcolato un rincaro del 7,9% su base annua in termini nominali, del 6,2% in termini reali.

A Napoli si paga il premio più alto

I riferimenti sono Napoli, dove si paga il premio più alto e Aosta, dove gli automobilisti pagano di meno. Il differenziale tra le due città è di 239 euro. Il premio medio effettivo risulta più elevato al Centro, con 424 euro, e al Sud, con 413 euro. Non ci stanno Codacons, Assoutenti e Unc che hanno definito i ritocchi delle compagnie una maxi stangata. Le compagnie, dal canto loro, si difendono

Da tempo, va detto, i gruppi assicurativi italiani avevano preannunciato un ritocco alle tariffe. Necessario, a parer loro, per far fronte all’impatto dell’inflazione sull’intera filiera della gestione del sinistro. In aggiunta, il settore, ha a più riprese rimarcato che i premi Rc auto erano fermi da 10 anni.

Il conto è salato

Il Codacons ha calcolato un incremento pari a circa 28 euro a polizza, rispetto allo scorso anno. Poiché in Italia, in base ai dati forniti dall’Ivass, circolano 43 milioni di veicoli assicurati, dei quali oltre 32 milioni sono autovetture, solo per la categoria degli automobilisti si raggiunge la cifra di 910 milioni di euro che finiranno tutti nelle casse delle compagnie di assicurazione.

Reggia Caserta, nel Parco Reale ci sono 43 nuovi alberi monumentali

Sono tanti e sono bellissimi, gli alberi del Parco Reale della Reggia di Caserta inseriti nell’apposita catalogazione regionale. L’iscrizione nel 13esimo elenco degli alberi monumentali della Regione Campania è avvenuto con il decreto numero 30 della Direzione Generale Politiche Agricole, Alimentari e Forestali della Regione il 14 febbraio scorso.

Si tratta di una Camelia Japonica, di nove alberi di Canfora, di un Bagolaro, di due Falso Kapok, di due Cordia, di un Bosso, una Magnolia, un Tasso e venticinque Lecci. Il riconoscimento riguarda, in alcuni casi, interi filari e gruppi omogenei. Gli accertamenti relativi al riconoscimento di altri alberi monumentali non sono ancora terminati e altri esemplari della Reggia sono candidati alla certificazione.

Roberto Lo Bianco festeggia i quindici anni di carriera

L’impegno professionale al servizio del Gruppo svizzero Baldan, leader nel settore delle tecnologie estetiche, nel quale è entrato partendo da zero e dove oggi fa solo grandi numeri. Roberto Lo Bianco ha una simpatia innata e energia da spendere. Dopo anni di vendite di successo ha scoperto in sé la verve da influencer e la usa per diffondere consigli e dritte sulla cosa che gli riesce meglio: portare al successo un contratto.

Cos’è il successo, Roberto Lo Bianco?

“Il successo è lavorare con determinazione e darsi un obiettivo che assolutamente bisogna raggiungere. Ad esempio il mio obiettivo è portare i numeri, perché se non porto i numeri alla fine dell’anno non ho raggiunto quello che dovevo fare, seguire il mio cliente con professionalità, prendendomene cura per farlo crescere”, ci spiega Roberto, il cui soprannome è Pato.

I suoi successi sono continui e, talvolta eclatanti. Come quando ha convinto una cliente storica ad adottare una nuova apparecchiatura. “Vedrai, appena la presenti ai clienti sarà un successo”, ha detto Pato, e così è stato. In due settimane la cliente che si è fidata delle sue parole, si è ripagata dell’investimento e anche guadagnato molti soldi.

Il segreto è stato quello di individuare e risolvere una necessità

La cliente ha creduto Roberto Lo Bianco, che l’ha potuta motivare perché convinto del suo grande potenziale. Inoltre, il tutto è avvenuto al momento giusto e l’obiettivo è stato raggiunto. Quello che è accaduto vale per tutti.

Roberto si è affidato a Storytime

La comunicazione professionale di Roberto Lo Bianco è affidata a Storytime, un’azienda di professionisti con grande entusiasmo e grande positività. “Al giorno d’oggi credo che sia importante avere una vetrina come i podcast, sia fondamentale per avere una comunicazione più efficace – spiega -. Quindi ragazzi è il futuro questo. Poi mi piace molto Storytime, perché ci metto la mia faccia e quindi mi racconto, non è che mi nascondo, mi racconto e racconto la mia storia”.

Consigli a chi vuole intraprendere un percorso di business?

La cosa fondamentale è studiare. Secondo consiglio importante è anche studiare bene il mercato per capire bene cosa fare, come posizionarsi e qual è l’obiettivo che si intende raggiungere. Inoltre, è importante conoscere le lingue. “È fondamentale avere fame, perché se tu oggi vuoi raggiungere quell’obiettivo non devi mai arrendersi. C’è un obiettivo e questo obiettivo bisogna assolutamente raggiunto”.

Foto: Story Time

Sfilano gli abiti realizzati nel carcere femminile di Pozzuoli

Quindici modelle d’eccezione sfileranno, il 10 dicembre, indossando gli abiti realizzati dalla “Sartoria Sociale Palingen”, realizzati dalle detenute del carcere femminile di Pozzuoli. Si tratta di alcune delle partecipanti a Miss Italia. Le finaliste del concorso di bellezza indosseranno anche gonne e camicie della collezione invernale di Silvian Heach, i capi di Cruciani e le maglie di Assoutenti sulla lotta alla violenza di genere.

L’evento è stato organizzato in occasione della seconda edizione del gran Galà di Natale, che si terrà nel Salone Margherita di via Verdi, a Napoli. Ad assistere alla sfilata ci saranno esponenti del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, il Garante Regionale per i detenuti Samuele Ciambriello, esponenti del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Napoli e della Camera Penale.

A promuovere la serata il consigliere comunale di Napoli Gennaro Demetrio Paipais insieme all’imprenditore Gaetano Giudice. “Abbiamo voluto dare risalto a prodotti realizzati dalle detenute – ha spiegato il consigliere comunale – per valorizzare il lavoro penitenziario in una prospettiva di reintegrazione sociale e di risalto dell’arte sartoriale”.

Il successo nella vendita, i consigli di Roberto Pato Lo Bianco

Come si fa a chiudere una vendita con successo? Sicuramente non una semplice curiosità, per chi se ne occupa in maniera professionale. Eppure, quasi sempre la domanda stenta a trovare una risposta. Sono, infatti, pochissimi ad aver studiato a fondo e ad aver trovato una soluzione per quella che è la pietra miliare di ogni “accordo” andato a buon fine.

Tra questi c’è sicuramente Roberto Pato Lo Bianco che, al successo nella felice conclusione di un contratto, ha dedicato anni di studio e di impegno. Lasciamoci dunque ispirare da chi se ne intende. Il guru della vendita ha individuato in sei regole la ricetta. Da seguire scrupolosamente.

Regola 1: assumersi la piena responsabilità

Difatti, il lieto fine – secondo Roberto Pato Lo Bianco – è sempre il frutto di una completa responsabilità rispetto agli obiettivi posti. Se qualcosa non va per il verso giusto, inutile cercare scuse esterne.

Regola 2: attenersi scrupolosamente alle sei regole

Sembrerà strana, questa raccomandazione. Ma, al di là della sorpresa, c’è una grande verità: mai spacchettare un pacchetto perfetto! Il venditore sa che deve creare bisogno nel cliente e anticipare ogni sua obiezione, per fare nascere in lui quasi un’urgenza all’acquisto. Il venditore, inoltre, dovrà spiegare con chiarezza tutti i vantaggi dell’acquisto, ottenere e conservare in tutte le fasi la fiducia del cliente e stabilire con lui un solido e, possibilmente, duraturo rapporto.

Regola 3: guidare la comunicazione

È fondamentale avere stretta nel pugno della mano la comunicazione. Sarà la cosa giusta formulare domande giuste per far emergere l’esigenza principale del cliente e portarlo verso una risposta positiva.

Regola 4: possedere une pianificazione strategica

Occorre anticipare le possibili obiezioni del cliente con risposte convincenti. Una buona pianificazione, si sa, mette sempre in una posizione di vantaggio.

Regola 5: ascoltare attivamente

L’ascolto è fondamentale, ma cosa significa ascoltare attivamente? Significa mettere al primo posto le reali necessità del cliente, per poter poi rispondere in modo appropriato alle sue esigenze e richieste.

Regola 6: chiudere con la domanda giusta

Quando il cliente è pronto occorre proporre senza esitazioni l’acquisto. Una semplice domanda conclusiva è decisiva per concludere la vendita.

Generazione Z, amare nonostante tutto

La Generazione Z crede nell’amore, ma ne ha paura. Questa sembra essere la sintesi amara di un post-pandemia che ha stravolto, tra le altre cose, il panorama affettivo dei più giovani. Un mondo dove le mascherine hanno coperto più dei semplici volti: hanno nascosto sorrisi, sguardi, e forse anche sentimenti. Una realtà in cui la rivista Cosmopolitan, in un tentativo forse eroico forse disperato, ha lanciato un’indagine su sesso, famiglia e sentimenti, coinvolgendo circa mille utenti tra i 18 e 35 anni.

Generazione Z: l’amore ai tempi del wi-fi

“Generazione Z”, “amore post-pandemia”, “relazioni e Covid-19”: parole chiave che sembrano uscite da un romanzo distopico, ma che invece delineano il nuovo campo di battaglia amoroso. Il 71% degli intervistati crede ancora nel valore della monogamia, una percentuale che sorprende quasi quanto scoprire che qualcuno usa ancora il fax. Ma, attenzione, perché il 54% ritiene che l’amore non sia più “per sempre”.

Tra swipe e ghosting: il nuovo dizionario dell’amore

Se il 57% dichiara di essere innamorato, il modo in cui si vive l’innamoramento sembra più un percorso a ostacoli, che una passeggiata al chiaro di luna. Parliamo di un 43% che si sente in bilico in una relazione, probabilmente lo stesso che verifica compulsivamente se il proprio messaggio è stato letto su WhatsApp. Per non parlare dell’ansia da prestazione, che non riguarda solo le performance sotto le lenzuola, ma anche l’uscire semplicemente con qualcuno. Benvenuti nell’era dove fare ghosting è più comune che dare il buongiorno.

Sesso e incontri: swipe right per l’amore?

Circa il 93% dichiara di aver fatto sesso, un dato che probabilmente non sorprende nessuno in un’epoca dove Tinder è diventato il nuovo Cupido digitale. Eppure, tra swipe a destra e a sinistra, emerge una realtà più complessa: il 57% afferma che il modo di rapportarsi agli altri è cambiato nel periodo post-pandemia. Rispetto, fiducia, sincerità: queste le nuove parole d’ordine, in un mondo dove il ghosting viene temuto più di un esame universitario.

Riscrivere le regole dell’amore?

Allora, cosa ci dice questa indagine? Che la Generazione Z si trova di fronte a un bivio: riscrivere le regole dell’amore o accettare un futuro di relazioni effimere, in cui “per sempre” sembra un concetto tanto antico quanto un film in VHS. Ma forse, in fondo, ciò che emerge è una ricerca di autenticità, in un mondo dove la connessione più difficile da stabilire è quella umana.

E voi, come avete vissuto l’amore in questa nuova realtà? Condividete le vostre storie nei commenti. Forse, insieme, possiamo scrivere un nuovo capitolo in questo complesso romanzo chiamato amore.

Salone nautico internazionale di Napoli: mancano 50mila posti barca da diporto

Il successo di Navigare, il Salone nautico internazionale di Napoli, in corso al molo Luise, sono la dimostrazione di quanto sia alto l’interesse per la nautica da diporto. Banchina e moli galleggianti della manifestazione accolgono oltre 100 imbarcazioni, comprese tra i 28 e 5 metri. L’organizzazione è a cura dall’Associazione Filiera Italiana della Nautica, presieduta da Gennaro Amato.

“É indubbio che l’ampliamento della superficie espositiva di quest’anno, con l’inserimento di un ulteriore molo galleggiante di 100 metri, con disponibilità sulle due fiancate di 200 metri di ormeggio, ci ha consentito di presentare un’offerta più ampia e completa – ha dichiarato il presidente Amato -. In questi nove giorni si possono vedere molti dei gioielli della produzione nautica da diporto italiana, che è sempre leader nel mondo per qualità, dai gozzi ai gommoni, dalle barche agli yacht. Ma il villaggio presenta anche, con oltre 25 stand, l’intera offerta della filiera nautica con accessoristica, motori marini e servizi”.

Salone Nautico a Napoli

Eppure, si registra una difficoltà nelle trattative di compravendita. La maggior parte degli interessati all’acquisto di una nuova imbarcazione, infatti, pone una condizione: la garanzia da parte del venditore di offrire un’opportunità di ormeggio. Segnali di un mercato in cambiamento che il presidente Amato analizza così: “L’acquisto diventa sempre più collegato alla necessità dell’ormeggio, la barca non è un’auto che si può lasciare anche per strada. Purtroppo, neanche le confortanti parole del Sindaco Manfredi rilasciate in occasione dell’inaugurazione del Salone sabato, in merito ad un piano concreto sulla portualità e sulla diportistica, lasciano soddisfatti gli utenti. Qui si rischia di fermare la produttività e di conseguenza costringere oltre 4.000 aziende a ridurre personale se non addirittura a chiudere e, ironia della questione, parliamo di un settore che invece è in attivo da 8 anni consecutivi e che sforna primati ogni anno ponendo la nostra Regione ai vertici del segmento produttivo tra i 5 e 12 metri”.

Sul tema, si è espresso anche il presidente dell’Autorità Portuale di Napoli, Andrea Annunziata: “L’intero bacino della Campania registra una necessità di almeno 40-50 mila posti barca per la nautica da diporto, e tra questi buona parte nel golfo di Napoli. Laddove si contemplano gli interessi e le necessità di un’intera popolazione non possiamo ignorare l’esigenza di dover trovare una soluzione al problema, e quello degli ormeggi per il diportismo è un aspetto importante da dover affrontare. Siamo pronti, come Autorità Portuale, per le competenze che ci riguardano, a fare la nostra parte affinché si possano trovare soluzioni logistiche ed infrastrutturali per ottenere un ampliamento della disponibilità e la realizzazione di nuovi Marina in città”.

La nutrizione durante la gravidanza

Ciò che avviene al feto nelle prime fasi della vita, quando è nell’utero materno, può favorire l’insorgenza di malattie nel corso della vita futura.

Partendo da questo presupposto ci si rende conto di quanto sia indispensabile rendere l’ambiente uterino e materno quanto più adatto e sano per lo sviluppo del feto.

Lo stato nutrizionale materno in questo riveste un ruolo chiave ma ciò è ancor più importante anche perchè può condizionare l’evoluzione della gravidanza.

Come per il fumo in cui negli anni è stato ampiamente dimostrato l’effetto negativo sul decorso della gravidanza e sullo sviluppo fetale, anche per la nutrizione materna bisognerebbe considerare la correlazione tra questa e l’andamento della gravidanza e gli effetti sul benessere fetale non soffermandosi solo alla fase neonatale.

Un ringraziamento va al dottore Fabio Pietroluongo per i preziosi consigli che hanno reso questo breve articolo più preciso.

Sia la malnutrizione che l’ipernutrizione espongono il neonato al rischio di compromissione in risposta alle esigenze di adattamento metabolico.

Per esempio le donne sottopeso sono esposte ad un rischio di aborto più elevato nei primi tre mesi come mentre le donne che hanno un eccessivo peso in gravidanza sono esposte maggiormente allo sviluppo di ipertensione in gravidanza, pre-eclampsia e diabete gestazione. Queste malattie della gravidanza possono comprometterne il decorso ma possono anche avere effetti a breve e lungo termine sul feto e successivamente sul neonato.

Un esempio tipico di correlazione tra obesità materna e rischio di difetti alla nascita è quello del folato, la cui concentrazione plasmatica nella donna obesa è più bassa, e quindi insufficiente, rispetto ad una donna normopeso.

L’integrazione con vitamine dovrebbe essere quindi personalizzata in base alle caratteristiche individuali.

Nella donna con peso elevato è stata osservata anche una alterazione della composizione della flora intestinale che, com’è noto, influenza l’assorbimento di vitamine e nutrienti.

Le scelte alimentari dovrebbero privilegiare l’assunzione di proteine, grassi alimentari, vitamine e minerali le cui esigenze aumentano significativamente nel secondo e terzo trimestre di gravidanza.

E’ consigliabile mangiare pesce, carni magre, uova, latticini e legumi.

Gli acidi grassi polinsaturi (DHA) svolgono un ruolo importante durante la gravidanza non solo perchè riducono il rischio di parto pre-termine ma anche per l’effetto sul feto ed il neonato dopo la gravidanza. L’apporto di DHA previene nel feto l’insorgenza di allergie e nella madre riduce l’insorgenza di depressione post-partum.

L’apporto di Vitamina D durante la gravidanza riduce il rischio di un basso peso alla nascita e la supplementazione con acido folico, soprattutto se intrapresa in epoca pre-concezionale, riduce il rischio di difetti del tubo neurale (NTD).

E’ consigliato un corretto livello di idratazione ed è sconsigliato il consumo di alcol, responsabile di un aumento del rischio di aborto, di ritardo di crescita intrauterina con neonati di basso peso alla nascita, di parto prematuro e di danneggiamento dello sviluppo neurologico.

Anche le bevande contenenti caffeina vanno limitate nei nove mesi di gestazione. Da quanto esposto è chiaro che la supplementazione non sopperisce ad una dieta sana ed un corretto stile di vita ma contribuisce a garantire la corretta dose giornaliera di nutrienti.

Napoli, è boom di turisti

Il Sud Italia, nel 2022, ha attirato 5 milioni di turisti. Così suddivisi: italiani per il 52% e stranieri per il 48%. Il dato emerge dal report Svimez che evidenzia il risultato di Napoli, l’unica città del meridione in cui nel 2022 i turisti stranieri sono stati più degli italiani.

Ben il 70% dei comuni della Campania si sono scoperti attrattiva turistica. Mentre i flussi sono assorbiti prevalentemente dalle province di Napoli e Salerno. In ogni caso la Campania risulta la prima regione del Mezzogiorno, con il 22% di arrivi, è batte la Puglia, la Sicilia e la Sardegna, ferme al 20%, al 19% e al 18%.

Mentre la Campania si conferma una destinazione turistica di primo piano, per coloro che desiderano vivere un’esperienza unica ed esplorare le meraviglie di questa regione, See Amalfi Coast Private Tours offre tour personalizzati che catturano l’essenza autentica del Sud Italia.

Napoli da primato

Ben il 65% delle presenze turistiche le raccoglie Napoli e la sua provincia, seguita da Salerno e provincia col 27%. A questo punto lo shock pandemico può dirsi superato, anche se a voler essere puntigliosi nel 2019 si registravano, complessivamente, valori superiori del 19,4%.

La ripresa del turismo internazionale

La ripresa del turismo internazionale è un dato fondamentale. Nel 2022 la spesa sostenuta dai viaggiatori stranieri in Italia è intorno ai 44 miliardi, più del doppio rispetto al 2021. L’aumento di stranieri supera i livelli del 2019 ad aprile, maggio e agosto. Nel confronto 2019-2023 la Campania registra presenze aumentate del 26%, mentre la spesa cresce del 31%. Parimenti, si registra un incremento anche negli esercizi extra-alberghieri. Nel 2022 l’81% dei soggiorni ha riguardato B&B e case vacanza, rispetto al 19% di soggiorni alberghieri.

Terremoto Campi Flegrei: è stata definita l’area rossa per il bradisismo

È stata individuata la cosiddetta “zona rossa” dei Campi Flegrei legata al rischio bradisismo ed il numero di persone coinvolte, circa 85mila persone e gli edifici, non meno di 15mila. L’annuncio arriva dal ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare Nello Musumeci, che ha incontrato i sindaci dell’area, i vertici di Ingv e commissione Grandi Rischi e il capo del Dipartimento di Protezione Civile, Fabrizio Curcio.

L’area comprende parte del comune di Pozzuoli, di Bacoli e della città metropolitana di Napoli, come la pianura di Posillipo. Il ministro ha, inoltre, assicurato il via libera al piano di comunicazione, pronto entro il 27 novembre. Il piano, che sarà redatto dalla Regione Campania e dalla Protezione Civile, sarà studiato per coinvolgere anche gli studenti, poiché in zona si contano circa 125 tra istituti e scuole.

Il livello di allerta: bisogna prepararsi all’eventuale livello superiore

Secondo la commissione Grandi Rischi occorre prepararsi all’eventuale necessità di passare a un livello di allerta superiore rispetto al colore giallo. Le misure precauzionali, qualora le circostanze lo richiedessero, devono includere il definito abbandono delle case qualora il manifestarsi dei fenomeni dovesse raggiungere intensità incompatibili con la permanenza.

Musumeci: conoscere il rischio con cui si sceglie di convivere

Per il ministro Musumeci vivere e lavorare in un’area vulcanica attiva, come quella dei Campi Flegrei, o in un territorio esposto al rischio di alluvioni e frane, comporta la necessità di conoscere il rischio con cui si sceglie di convivere. Allo scopo di programmare e sviluppare la vita di famiglie e imprese in modo consapevole.