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Nicola Gratteri nuovo procuratore capo di Napoli: sfida alla ‘ndrangheta e vita sotto scorta

Nicola Gratteri diventa il capo dei magistrati di Napoli

Nicola Gratteri, 65 anni, ha superato ogni previsione, diventando il nuovo Procuratore di Napoli. Già a capo dei pm a Catanzaro, la sua elezione da parte del CSM per presiedere l’ufficio giudiziario partenopeo è una dimostrazione della sua resilienza e capacità. Questa nomina riempie un vuoto lasciato per diciotto mesi da Giovanni Melillo, ora a capo della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo. Gratteri, con la sua impareggiabile esperienza, ha conquistato 19 voti nel plenum del CSM.

Chi ha votato Gratteri

L’ascesa di Gratteri non è stata priva di sfide. Tuttavia, grazie alla sua inarrestabile determinazione nella lotta alla ‘ndrangheta, ha guadagnato il sostegno di numerose figure chiave. Questo appoggio non è un caso: Gratteri ha costruito una rete solida con procure in tutto il mondo, grazie alla sua profonda esperienza nell’affrontare il crimine organizzato a livello nazionale e oltre. Con oltre 140 criminali arrestati sotto la sua vigilanza, molti dei quali tra i più pericolosi, ha dimostrato il suo impegno e la sua dedizione. Malgrado queste vittorie, alcune voci critiche sono emerse, specialmente da sostenitori di altri candidati.

Solo un anno fa, Gratteri era sull’orlo di diventare il Procuratore Nazionale Antimafia. Ha affrontato la situazione con franchezza, riconoscendo l’influenza delle correnti nel CSM e scegliendo di rimanere distante da quel circolo. Ma ora, la sua resilienza ha dato i suoi frutti, guidando il più grande ufficio inquirente d’Europa.

Chi è realmente Gratteri?

Ripercorrendo la sua carriera, Gratteri ha mostrato un impegno costante nella lotta alla ‘ndrangheta fin dagli anni ’80. Sopravvissuto a tre attentati nel 1993 e scampato a un altro nel 2005, la sua tenacia non ha limiti. Dai primi giorni come sostituto procuratore a Locri, alle sue attuali posizioni di leadership, Gratteri ha dimostrato di essere un faro nella lotta alla criminalità organizzata. E mentre la sua carriera ha avuto alti e bassi, tra cui una proposta mancata come Ministro della Giustizia nel 2014, il suo nome rimane sinonimo di integrità e determinazione nel panorama giudiziario italiano.

Un viaggio nella sua carriera

La storia di Gratteri serve da monito per chi crede che la lotta contro la criminalità sia un compito impossibile. Con coraggio, dedizione e una visione chiara, può emergere la vittoria anche dalle circostanze più avverse. E ora, con Gratteri al timone a Napoli, la città ha tutte le carte in regola per affrontare i suoi più grandi nemici con rinnovata energia e speranza.

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Rosario Mammella