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Autore: Espedito Pistone

A Capodichino inaugurato spazio espositivo

I passeggeri in partenza dalla scalo napoletano potranno, nell’attesa che sia annunciato il volo da prendere, ammirare alcuni dei reperti del Museo dedicato all’archeologo Umberto Scerrato. L’esposizione comprende un’ampia sezione islamica, cinese, dell’Africa orientale, Vicino Oriente e India. Accanto all’area espositiva è stato posizionato un totem multimediale che trasmette brevi filmati a circuito continuo che illustrano le sedi de L’Orientale e le collezioni museali.

Il rettore dell’Orientale Roberto Tottoli ha spiegato che questo è solo il primo di altri progetti che presto l’ateneo condividerà con Gesac, che gestisce l’Aeroporto internazionale di Napoli. È convinzione dell’amministratore Delegato di Gesac Roberto Barbieri, che l’aeroporto si trasformi sempre di più in un luogo inclusivo, crocevia di culture e linguaggi.

Il rapporto di collaborazione, oltre a promuovere e valorizzare le collezioni museali e la conoscenza dell’Orientale, è destinato a consolidarsi ulteriormente grazie a iniziative come conferenze, summer school e attività di ricerca. Tutto, al fine di migliorare l’esperienza di viaggio dei passeggeri.

Libri scolastici, è Napoli la città più cara

A Napoli è record per il caro libri. Da un’indagine realizzata da Adoc ed Eures in tre grandi aree metropolitane tra cui il Capoluogo campano, Milano e Roma. Ecco cosa ne è venuto fuori: i libri di testo delle scuole superiori di primo grado sono in media di 330 euro a Napoli, di 321 a Milano e di 315 a Roma. Per le scuole secondarie di secondo grado, la spesa media è di 511 euro a Milano, 498 euro a Napoli e 494 a Roma.

Naturalmente, il costo dei libri scolastici varia nei diversi indirizzi. Quello più costoso, secondo lo studio, risulta il liceo scientifico, con una spesa media di 530 euro. A seguire gli istituti tecnici, con 488 euro, e i licei classici dove si spende mediamente 485 euro. Ma non finisce qui, perché occorre sommare il costo dei dizionari di latino e greco, che si aggira complessivamente intorno ai 150 euro. Senza dimenticare la spesa per il materiale scolastico, che può variare di molto in relazione all’indirizzo di studi: si va in una forbice tra i 120 e i 200 euro.

Per le famiglie è un vero salasso

Considerando nucleo medio con due figli in due differenti cicli scolastici di secondo grado, per l’acquisto dei libri di testo e del materiale scolastico si arriva velocemente a 800 euro. Appena, si fa per dire, 442 euro per un figlio che frequenti la prima media e 621 euro per un figlio iscritto al primo anno di una scuola superiore di secondo grado. L’unica nota positiva è che il costo per l’acquisto dei soli libri scende nel corso degli anni successivi, facendo scendere la spesa media annua a 200 euro per le scuole superiori di primo grado ed a 340 euro per le scuole secondarie di secondo grado, sempre solo per l’acquisto dei libri.

Le scuole, dal canto loro, potrebbero contribuire al contenimento dei costi dei libri per le famiglie incentivando azioni di riuso, condivisione e passaggio dei testi tra le classi successive. Cosa pochissimo diffusa. Inoltre, laddove possibile, gli istituti scolastici potrebbero mettere a disposizione testi comuni per le diverse sezioni e creare al proprio interno biblioteche solidali per mettere a disposizione gratuitamente i libri ed il corredo scolastico per le famiglie in difficoltà.

Misure per le famiglie meno abbienti

Esistono, comunque, misure e agevolazioni messe in campo da Stato, Regioni e Comuni per garantire la fruizione dei libri di testo per gli alunni meno abbienti. Risorse che interessano però soltanto famiglie con Isee fino a 13/15 mila euro, arrivando a coprire solo il 40/50 per cento delle spese. Si potrebbero, inoltre, creare misure come avviene per le spese sanitarie, per rendere detraibili dalle tasse le spese per la scuola.

Maturità 2023: studenti alle prese con Moravia, Quasimodo, Angela e Fallaci

Con l’apertura dei plichi del ministero, contenenti le sette tracce della prima prova, sono ufficialmente partiti gli esami di stato 2023. Il primo a pubblicare le tracce è stato il sito specializzato Skuola.net.
Gli ambiti previsti sono: artistico, letterario, storico, filosofico, scientifico, tecnologico, economico, sociale. Tre le possibili tipologie: due analisi del testo, poetico di prosa; tre tracce di testo argomentativo; due temi di attualità. Ci sono Alberto Moravia tra le proposte ai maturando, con un brano tratto da “Gli Indifferenti” e Salvatore Quasimodo, con “Alla nuova luna” della raccolta “La Terra impareggiabile”.
Per il testo argomentativo, una delle tracce riporta uno scritto di Piero Angela, tratto dal libro “Dieci cose che ho imparato”. In alternativa, gli studenti potranno analizzare un brano di Oriana Fallaci, tratto dal libro “Intervista con la storia”. Prende spunto dal libro “L’idea di Nazione” di Federico Chabod, la traccia di carattere storico.

WhatsApp alla Maturità

Si ispira a un articolo del giornalista Marco Belpoliti, dal titolo “Elogio dell’attesa nell’era di WhatsApp” (pubblicato sulla Repubblica nel 2018), uno dei temi di attualità. Mentre richiama una lettera aperta inviata nel 2021 dal mondo accademico e culturale all’ex ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, per la reintroduzione delle prove scritte alla Maturità, un’altra delle tracce.

Salvatore Quasimodo nell’olimpo degli autori più proposti

Secondo il sito Skuola.net, Salvatore Quasimodo entra nell’olimpo degli autori più proposti alla Maturità in era moderna, raggiungendo a quota tre Montale e Ungaretti. Quasimodo è stato proposto nel 2002 e nel 2014, selezionato dai ministri Moratti e Giannini.

Palazzo Reale, dimostrazione di volo della falconeria

Si tratta di un evento didattico gratuito con la simulazione della caccia aerea del Falcone Sacro, rapace conosciuto per la destrezza in volo oltre che per la maestosità. Una voce fuori campo accompagnerà l’evento con la narrazione di cenni storici e curiosità sulla falconeria.
Nell’occasione, due Poiane Harris saranno lasciate libere di volere a bassa quota, per interagire con il pubblico. L’evento si inserisce nell’ambito del servizio di allontanamento dell’avifauna nociva che si effettua presso il Palazzo Reale da parte dell’azienda Sidda Sud.
È stato deciso per una partecipazione gratuita e senza prenotazioni, è necessario però acquistare il biglietto d’ingresso al museo che, fino al 15 settembre, prevede un contributo di 1 euro destinato alla messa in sicurezza dei beni culturali dell’Emilia Romagna danneggiati dall’alluvione.

Aeroporto Salerno – Costa d’Amalfi, attesi cinque milioni di viaggiatori

L’investimento per il secondo aeroporto della Campania ammonta a mezzo miliardo di euro. Sarà al contempo polo di attrazione turistica e di commercializzazione. Particolarmente importante per l’agricoltura e l’industria della provincia di Salerno. Per il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca “verrà realizzata un’opera molto intrigante e così si creano nuove attrazioni”. L’Aeroporto Salerno – Costa d’Amalfi sarà realizzato in base agli standard più moderni, soprattutto dal punto di vista del risparmio energetico e dell’attenzione all’ambiente. Prevista anche una fermata della metropolitana nel punto dove sorgerà il nuovo.

Il nuovo aeroporto sarà attivo dal 2024

Il nuovo aeroporto di Salerno – Costa D’Amalfi è un progetto firmato da Ateliers Alfonso Femia e Deerns Italia con Deerns NL, Planeground, Techproject, Od’A e Sun Flower. Un lavoro corale per dare vita ad un nuovo concetto di hub aeroportuale fatto di grandi spazi aperti, in armonia con il contesto storico e ambientale. È previsto che la pista di decollo sia allungata fino a 2.200 metri e il nuovo terminal esteso su una superficie di 16 mila metri quadrati più un piano interrato. Maestosa anche l’area di accesso all’aeroporto, circondata da una grande zona di parcheggio.

Olivieri Toscani: “A Scampia cerco i nuovi volti”

“Mi hanno chiamato per insegnare quello che so dall’Inghilterra, dalla Francia, dalla Germania, persino dagli Stati Uniti. Ma dall’Italia, no. Saranno tutti bravi in sto’ Paese”. Lo ha detto durante la trasmissione Studio Mattina, in onda su Canale 9 e condotta da Barbara Petrillo e Marco Caiano, il famoso fotografo. A Napoli, alla ricerca di nuovi volti.

Oliviero Toscani si trova a Scampia e sta selezionando ragazzi e ragazze del quartiere per un nuovo progetto: mostrare le loro gigantografie sulle pareti dei palazzi in ristrutturazione del quartiere a Nord di Napoli. “Sono sorpreso dal fatto che i giovani di qui non sono allegri come mi aspettavo. Appena chiedo di pensare al futuro, diventano tristi e non è giusto. Qui, cerco il sorriso nel futuro di Scampia – ha aggiunto Toscani – . Le ragazze, poi, sono condizionate dal loro complesso estetico, mentre i ragazzi lo sono dalle mamme. Ci sono troppe mamme, io per esempio sono stato fortunato perché la mia non era ossessiva. Bisognerebbe essere più orfani, se si è maschi”.

Infine, gli è stato chiesto se l’Italia di oggi gli piace e il fotografo, famoso in tutto il mondo, ha così risposto: “L’Italia di adesso è un gran problema. Non siamo ancora civili”.

Rischio idrogeologico: il 70% dei fenomeni franosi europei avvengono in Italia

Dopo la frana di Ischia del 26 novembre 2022 si è tornati a parlare di rischio idrogeologico con insistenza. Cos’è il rischio idrogeologico e da cosa dipende?

Torniamo per un momento a quello che è accaduto a Casamicciola, sabato 26 novembre dello scorso anno. La frana, che ha provocato la morte di persone e causato danni ingenti, è legata in buona parte alla complessità del territorio rientrando in quella tipologia di rischio di fronte alla quale ci si trova di fronte a condizioni climatiche particolarmente avverse.

L’Italia non è nuova a eventi del genere. C’è un dato che inchioda il nostro Paese: il 70% di tutti i fenomeni franosi europei avvengono proprio qui.

Cos’è il rischio idrogeologico

Il rischio idrogeologico è dato dalla somma tra la potenziale pericolosità insita in un evento idrogeologico e i danni attesi a persone e cose esposte al rischio stesso. Dunque, se il rischio idrogeologico è legato agli effetti sul territorio indotti, pere esempio, dal superamento dei livelli pluviometrici lungo i versanti o dai livelli idrometrici dei corsi d’acqua o, ancora, dallo smaltimento delle acque piovane e tutto è riferito a un luogo disabitato, allora sarà basso. Diversamente, se una zona ha un’altissima pericolosità frane ed densamente abitata e ricca di infrastrutture, allora il rischio sarà molto alto perché elevata è l’esposizione.

L’ISPRA, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, ha realizzato una mappa del rischioidrogeologico in merito alla popolazione al rischio frane.

Mentre a chi volesse saperne di più consigliamo vivamente di consultare la pagina Facebook di Gepop. In un video, fatto veramente bene, hanno spiegato in maniera molto semplice l’argomento.

Foto di: Giuseppe Cioffi

Aree Marine Protette, se ne è parlato al worshop “SeAVE. Pesca in AMP tra illeciti e sorveglianza”

Quanto ci prendiamo cura delle Aree Marine Protette? Le risposte si sono cercato nel corso del convegno “SeAVE. Pesca in AMP tra illeciti e sorveglianza”, organizzato all’hotel Continental di Ischia dall’area marina protetta Regno di Nettuno, con il Rotary Club Isola d’Ischia, il Wwf e la Stazione Zoologica Anton Dohrn.

Aree Marine Protette: cosa sono

Le Aree Marine Protette sono strumenti gestionali in grado consentire un recupero degli ecosistemi marini, vittime di elevati disturbi antropici, ma anche un miglioramento delle rese di pesca artigianale, invertendo il declino al quale si assiste negli ultimi decenni.

“Contemperare l’inderogabile esigenza della tutela della biodiversità marina alle esigenze della pesca – ha spiegato Antonino Miccio, direttore del Regno di Nettuno -. In particolare, quella artigianale e dell’intero comparto turistico, è uno dei nostri principali obiettivi”. Nel corso del convegno, moderato dal giornalista Pasquale Raicaldo e aperto dai saluti del presidente del Rotay Club Isola d’Ischia, Emanuele di Meglio, e del presidente del consiglio comunale di Ischia, Gianluca Trani, sono intervenuti Giancarlo Spezie, già ordinario di Oceanografia all’Università Parthenope, che ha sottolineato i potenziali danni dell’uomo all’ambiente marino e Giulia Prato, Responsabile Mare WWF Italia.

“Perché le aree marine protette funzionino è indispensabile la presenza di efficaci attività di sorveglianza e controllo, in inglese “enforcement”, che favoriscano il rispetto delle regole imposte al loro interno. – ha sottolineato Antonio Di Franco, primo ricercatore della Stazione Zoologica Anton Dohrn – Senza enforcement le AMP esistono solo sulla carta. In Italia, ma più in generale a livello globale, carenze nell’enforcement delle aree marine sono state segnalate ripetutamente: gli utilizzatori del mare, come i pescatori artigianali, percepiscono elevati livelli di mancato rispetto delle regole e un’elevata frequenza di attività di pesca illegali nelle AMP. Garantire controllo e sorveglianza deve quindi essere una priorità, che può consentire alle aree marine di esprimere il loro potenziale benefico per l’ambiente e l’uomo”.

Una disamina delle criticità legate alla prevenzione degli illeciti e alla punizione dei reati è arrivata dal mondo della giustizia. Giulio Vanacore, sostituto procuratore della Repubblica di Napoli, Matteo de Micheli, sostituto procuratore della Repubblica di Torre Annunziata, e Antonio Ricci, procuratore di Vallo della Lucania, hanno evidenziato come le sanzioni pecuniarie a carico dei pescatori di frodo siano il più delle volte un deterrente inefficace. Infine, il comandante del Circomare Ischia, Antonio Cipresso, ha sottolineato il ruolo fondamentale della Guardia costiera nella repressione delle attività illecite legate alla pesca, e non solo, nelle aree marine protette, in particolare nel Regno di Nettuno.

Procida e Lugano unite in nome della Cultura

Il sindaco di Lugano Michele Foletti e il vice sindaco Roberto Badaracco, con il direttore del Dipartimento Cultura Luigi Di Corato, sono stati ospiti della serata che si è tenuta al “Taste of Art”, alla presenza dell’assessore al Turismo e alle Attività produttive di Procida Leonardo Costagliola. E’ stato il padrone di casa, lo Chef Badalucci, nel suo ruolo di ambasciatore delle tradizioni e della cultura procidana a volere fortemente questo incontro.

Sono lontane ma non troppo diverse tra loro Procida e Lugano. Lo testimoniano la grande apertura che contraddistingue le due comunità, grazie alla quale sono 174 le etnie che convivono felicemente a Lugano e 50 quelle che si sono radicate nell’isola. “Il mare non è mai stato per noi pescatori e naviganti un ostacolo alle relazioni e alla crescita culturale, economica e sociale dell’isola – ha detto l’assessore Costagliola – anzi, ci ha permesso di attraversare il mondo e importare conoscenza”.

La serata ha anticipato l’invito ufficiale alle Istituzioni procidane a prendere parte alla presentazione del progetto di Capitale Italiana della Cultura in Svizzera, il prossimo anno. Occasione anche per consegnare allo Chef Marco Badalucci una targa premio che riconosce “la professionalità, l’impegno e la passione con cui ha portato la cucina di Procida nel mondo diventando ambasciatore della cultura mediterranea del buono e del bello”. Premio che si somma all’importante riconoscimento Swiss Location Award 2022, che identifica le migliori strutture di accoglienza e di ristorazione svizzere.

Leggendo Leggende Napoletane, dal 22 Ottobre 2022 al Teatro Lazzari Felici

La rassegna “A teatro con gusto”, dell’Associazione Insolitaguida Napoli, è giunta alla terza edizione e si preannuncia ricca di novità. Al Piccolo Teatro dei Lazzari Felici, ogni sabato sera ci sarà uno spettacolo differente all’insegna della napoletanità e del divertimento. Si parte sabato 22 Ottobre alle 21. In scena “Leggendo leggende napoletane”, con Luca Trezza e Francesca Muoio.
Si tratta di un’allegra allegoria sul vivere sotto al Vesuvio, con eruzione di storie e leggende, fantasmi lontani e vicini, vicoli e terremoti. Un pazzo mondo per incarnare l’umore e l’amore per Napoli. Testi di autori classici e contemporanei della tradizione napoletana e scritti composti dagli stessi attori, comporranno una drammaturgia scomposta di frammenti antichi e contemporanei. In scena ci sono pochi oggetti, a comporre il quadro. Una cassa, due leggii, qualche foglio, la musica e uno straccio. C’è anche uno straccio a rappresentare la drammaturgia di autori noti napoletani e lo stesso concetto della città di Napoli.
Anche in questa edizione è stata confermata la formula del momento degustativo all’insegna della cucina tradizionale napoletana. Durante lo spettacolo sarà servito un antipastino, un primo piatto e un dolcetto, accompagnati da acqua e un bicchiere di vino. Il Teatro dei Lazzari Felici si trova nel cuore di Napoli, in vico Santa Maria dell’Aiuto 17 a due passi da Largo Santa Maria la Nova, in zona via Monteoliveto. C’è anche un garage convenzionato. Dato il numero limitato di posti è obbligatoria la prenotazione che può essere effettuata chiamando o whatsappando il numero 3500121224, consultare il sito web www.lazzarifelici.it o la pagina Fb Lazzari Felici.